A INNATIS! COSA VOGLIAMO FARE
Ma dunque A innantis! cosa ha fatto e cosa farà per arrivare ad una Sardegna indipendente?
LA NOSTRA VISIONE
Noi di A innantis! vogliamo invertire la rotta di una Sardegna sempre più isolata, spopolata e impoverita.
Noi crediamo nella capacità dei sardi di poter costruire una natzione libera, degna e prospera, inserita in Europa e nel mondo.
Sappiamo che questo non avverrà con nuove elemosine o servitù, ma avverrà solo se i sardi avranno più poteri, più possibilità di scegliere e soprattutto di fare.
Noi vogliamo una Sardegna padrona di sé stessa, in cui viene dato un futuro alle aspirazioni di ciascuno di noi.
Vogliamo che i cittadini sardi possano ritrovare fiducia in un’istruzione che dia strumenti concreti per comprendere quest’isola e il mondo che ci circonda;
vogliamo che alle lingue di Sardegna sia riconosciuto pari valore e dignità a tutte le altre;
vogliamo che i sardi possano difendere, valorizzare e gestire il proprio patrimonio paesaggistico e archeologico;
vogliamo che sia possibile spostarsi con facilità dentro e fuori dall’isola;
vogliamo che i sardi possano aprire aziende e associazioni senza essere stritolati da tassazioni e burocrazie ingiuste;
vogliamo non essere costretti a rinunciare alle cure nel settore pubblico;
vogliamo avere poteri sulla nostra energia, che prima di tutto deve soddisfare i nostri bisogni;
vogliamo un’isola bonificata e pulita, eccellenza nella cura del territorio;
vogliamo che la Sardegna possa diventare un’isola di ricerca scientifica nota nel mondo per il suo investimento sull’intelligenza e la creatività.
Insomma, vogliamo che in Sardegna si possa vivere bene seguendo le nostre vocazioni, una Sardegna che si possa Autodeterminare fino alla sua Indipendenza.
LA NOSTRA MISSIONE
A innantis! in questi anni e mesi ha dimostrato di saper elaborare una visione di Sardegna e farne scaturire delle proposte estremamente concrete: dall’Agenzia Sarda delle Entrate all’utilizzo dello Statuto per poter tagliare i costi delle accise, fino a temi come la creazione di una scuola sarda e la battaglia per l’approvazione della Carta europea delle lingue minoritarie, per citare alcune fra le nostre iniziative più importanti. Ma per concretizzare tutto ciò c’è bisogno che il nostro indipendentismo entri nel Parlamento sardo.
Noi siamo i sardi che vogliono dare battaglia dentro le istituzioni per poter affermare i diritti e la dignità del nostro popolo.
Per questo vogliamo concretizzare la nostra visione di Sardegna : creando una scuola sarda con la nostra storia, economia, cultura e lingue;
creando una soprintendenza sarda per avere controllo sul nostro patrimonio archeologico e paesaggistico ;
rendendo operativa l’Agenzia sarda delle entrate e ottenere il controllo sulla nostra politica fiscale;
prendendo in mano i poteri per ridefinire i criteri per tenere aperti scuole e ospedali;
portando in Europa, insieme alle altre isole e nazioni senza Stato la nostra voce per garantire una seria continuità territoriale e i diritti universali che ci spettano come europei;
creando una Società energetica sarda per potenziare le comunità energetiche, l’uso dei nostri invasi per l’energia idroelettrica, per produrre energia nelle forme che più convengono ai sardi e alla Sardegna;
usando tutti i poteri già presenti nello Statuto sardo e al contempo riscrivendone uno nuovo per poter avanzare in modo più chiaro, forte, concreto verso una condizione d’indipendenza.
QUALI SONO I PROSSIMI PASSI
A innantis! vuole concretamente incidere sulla vita dei sardi e vuole essere certa che il cammino verso una sempre maggiore indipendenza cominci subito, perché con le emergenze che tutti conosciamo e viviamo sulla nostra pelle sappiamo quanto costerebbero altri 5 anni di ritardi, di governi privi di una visione di emancipazione e autodeterminazione.
Per questo è necessario che il nostro indipendentismo entri al più presto nel Parlamento e nel Governo sardo.
Dovendo fare i conti con una legge elettorale fortemente liberticida (serve almeno il 5% dei voti ad una coalizione formata da una singola lista e il 10% ad una coalizione formata da più liste per entrare nel parlamento sardo) abbiamo, dunque, deciso di entrare nel così detto “campo largo” guidato da Alessandra Todde, dove siamo stati in grado di incidere fortemente nei programmi ma soprattutto nei valori di base della coalizione, ottenendo che l’idea di autodeterminazione del popolo sardo fosse al centro della proposta di governo per la Sardegna.
Proprio queste aperture concrete ci dimostrano l’importanza del lavoro svolto e che è ora di portare una nuova classe dirigente mossa esclusivamente dall’amore per i sardi e per la loro libertà nel Parlamento e nel Governo sardo, in modo da far rinascere l’indipendentismo e far crescere la Sardegna.
A innantis!